venerdì 27 agosto 2010

Oggi, 27 agosto 2010

Beh, anche oggi pare che l'unica consolazione sia Doris. La sempiterna Doris Day.

Top of the day: 1. Doris Day contro raffeddore e mal di gola

Non credo di averne detto e scritto abbastanza.

Non appena sento bruciore alla gola comincio a subire allucinazioni intense e incoraggianti nelle quali Doris sale le scale di casa e canticchiando mi misura febbre e rimbocca le coperte.

Come si fa a non amare una persona il cui vero nome è Doris Mary Anne von Kappelhoff? Una donnina che non si è presentata alla Casa Bianca per ritirare la Presidential Medal of Freedom a causa della paura di volare...???
Ma soprattutto, come si combina tutto questo con la mia salute?

Allucinazioni includenti-l'ascesa-di-Doris-nelle-mie-stanze a parte ... bisogna considerare alcune cose:

1. similitudine emotiva: cavolo, "Whatever Will Be, Will Be"!! Se non è una filosofia da ammalati questa.. non so quale altra possa far compagnia ad un influenzato!

2. disparità di vita: Doris è più spesso in forma di quanto sia concesso alle altre donne del pianeta. Se si ammala si riprende subito nonostante venga a contatto con bambini e pargoli microbo-spandenti. Bacia figli e marito, ed è pronta ad una nuova battaglia. Doris è un faro nella lotta all'inerzia, oltre che un potente essere umano con anticorpi da dinosauro(modello per tutte noi)

3. similitudine temporale: si stava meglio quando si stava peggio. Quando non esisteva il botox e Doris cantava insieme a bambini grassi ma belli e felici. "Forse si sta meglio quando si è stressati e si va in giro a maledire ogni imprevisto lavorativo che capita, piuttosto che covare bacilli senza fare nulla di particolare".... presa di consapevolezza fondamentale per rimettersi in piedi nel giro di qualche ora!

4. incoraggiamento d'impresa: anche nei momenti più schifosi Doris ti fa sentire come se pure tu potessi avere energie e risorse fisico-mentali per diventare la fidanzatina d'America.. Doris, salendo quelle scale che conducono alla mia soglia, dice: "Uèi, ad essere normali (anche con il naso rosso, i calzetti, i fazzoletti sotto le ascelle) hai sempre una possibilità!"
E la speranza, quando si è malati, è una gran cosa...

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