martedì 31 agosto 2010

Oggi, 31 agosto 2010


Top of the day: 1. Il Binga imitatore: l'aspira-briciole 2. gelato cocco-cioccolato 3. Pag. 73 di "Peter Pan nei Giardini di Kensington" 4. Fantomas-Binga: è sparita la crostata

E' una giornata complicata.
Agosto è agli sgoccioli e io non posso fare a meno di sentirmi stanca e assetata. C'è poco da fare, ho DECISAMENTE problemi con le chiusure. Con i finali.
Pare che sia geneticamente programmata a non salutare, a non sventolare fazzoletti bianchi sul limitare di binari sonnacchiosi.
Ecco a proposito di binari. Da qualche parte ho letto che il pietrisco tra le rotaie distribuisce il carico del treno su tutta la fascia di terreno sottostante.
Un treno concentra un peso elevato su uno spazio molto piccolo. Il pietrisco costituisce una superficie frammentata capace di assorbire le pressioni esercitate sulle rotaie deformandosi senza danni.
Ecco, oggi, in vista di un periodo lavorativo piuttosto enigmatico penso al mio pietrisco. A quello che posso aver buttato a terrà per alleggerire la partenza autunnale.
Ecco:

- sasso numero 1: il Meltemi tra i miei capelli corti
- sasso numero 2: i grissini mangiati a tonnellate e finiti tutti dove non batte il sole (un sedere poderoso potrebbe attutire le cadute settembrine!!!!)
- sasso numero 3: il tempo passato con la mia famiglia che lentamente si fa sottile
- sasso numero 4: le fotografie a tutto ciò che è in grado di muoversi e di stare fermo
- sasso numero 5: il pensiero che, è vero, poteva essere molto meglio ma che, tutto sommato, non è tanto peggio. Insomma, l'odore della mia quotidianità che torna.
- sasso numero 6: i libri. Potevo leggere in maniera “matta e disperatissima”. L’ho fatto solo in modo “matto”, sul balcone della mia finestra e al lumicino di una lampada di fortuna.
- sasso numero 7: i barba-ragazzi che, incontrati per strada, al supermercato, in cartoleria, mi dicono “Non vedo l’ora!”
- sasso numero 8: gli amici. Alcuni strani, altri nuovi. Abbracciare Michela perché mi è mancata, avere voglia di vedere il Bove, le parole di un amico riminese che vado a citare: "le curve di una donna dovrebbero seguire la tensione elettrica che è in grado di emanare". E bravo Roberto!
- sasso numero 9: perdere la speranza e ritrovarla poco dopo. Una questione fulminea che, proprio per la sua velocità, mi ha fatto intravedere luce all’orizzonte
- sasso numero 10: la progettualità che fa paura ma che è necessaria al mio vivere ansioso

Mi auguro che i suddetti sassi possano diventare 1000 volte 10 e assorbire tutto il peso del mio treno. Staremo a vedere.

domenica 29 agosto 2010

Oggi, 29 agosto 2010

Top of the day: 1. "Changes", David Bowie 2. la pagina esatta dalla quale tutti gli eventi cominciano a precipitare 3. La frase della settimana: "Ognuno sia sacro a se stesso. Ecco. Appunto così: ogni uomo sia per se stesso sacrosanto!" 4. sciroppo per la tosse

venerdì 27 agosto 2010

Oggi, 27 agosto 2010

Beh, anche oggi pare che l'unica consolazione sia Doris. La sempiterna Doris Day.

Top of the day: 1. Doris Day contro raffeddore e mal di gola

Non credo di averne detto e scritto abbastanza.

Non appena sento bruciore alla gola comincio a subire allucinazioni intense e incoraggianti nelle quali Doris sale le scale di casa e canticchiando mi misura febbre e rimbocca le coperte.

Come si fa a non amare una persona il cui vero nome è Doris Mary Anne von Kappelhoff? Una donnina che non si è presentata alla Casa Bianca per ritirare la Presidential Medal of Freedom a causa della paura di volare...???
Ma soprattutto, come si combina tutto questo con la mia salute?

Allucinazioni includenti-l'ascesa-di-Doris-nelle-mie-stanze a parte ... bisogna considerare alcune cose:

1. similitudine emotiva: cavolo, "Whatever Will Be, Will Be"!! Se non è una filosofia da ammalati questa.. non so quale altra possa far compagnia ad un influenzato!

2. disparità di vita: Doris è più spesso in forma di quanto sia concesso alle altre donne del pianeta. Se si ammala si riprende subito nonostante venga a contatto con bambini e pargoli microbo-spandenti. Bacia figli e marito, ed è pronta ad una nuova battaglia. Doris è un faro nella lotta all'inerzia, oltre che un potente essere umano con anticorpi da dinosauro(modello per tutte noi)

3. similitudine temporale: si stava meglio quando si stava peggio. Quando non esisteva il botox e Doris cantava insieme a bambini grassi ma belli e felici. "Forse si sta meglio quando si è stressati e si va in giro a maledire ogni imprevisto lavorativo che capita, piuttosto che covare bacilli senza fare nulla di particolare".... presa di consapevolezza fondamentale per rimettersi in piedi nel giro di qualche ora!

4. incoraggiamento d'impresa: anche nei momenti più schifosi Doris ti fa sentire come se pure tu potessi avere energie e risorse fisico-mentali per diventare la fidanzatina d'America.. Doris, salendo quelle scale che conducono alla mia soglia, dice: "Uèi, ad essere normali (anche con il naso rosso, i calzetti, i fazzoletti sotto le ascelle) hai sempre una possibilità!"
E la speranza, quando si è malati, è una gran cosa...

mercoledì 25 agosto 2010

Oggi, 25 agosto 2010


Top of the day: 1. Fantomas-Binga: camminare sui muri per rubarmi un bignè 2. insalata di pasta 3. appuntare le cose 4. 1 litro di the verde

Il fatto che Binga-Binga proceda la sua esistenza provando a frodarmi migliora giornate e settimane. Questi tentativi sono così bislacchi ma al tempo stesso determinati che a volte mi domando se Binga senta una sorta di "inarrestabile richiamo del bignè" o di "travolgente impellenza da ciambella"... La sua natura indomita e selvaggia fa in modo che io abbia l'impressione di vivere come un moderno Tarzan della Pasticceria!! La vita è un'avventura!

martedì 24 agosto 2010

Oggi, 24 agosto 2010

Top of the day: 1. nuovo ecodetersivo ai fiori di cotone 2. ritrovamento dell'astuccio perduto 3. il favoloso ritorno-moda delle mantelline

Devo ammettere che in un univeso in cui sfortuna e avvenimenti sinistri ti trattengono sempre più spesso a terra, il ritorno delle mantelline corrobora il mio spirito.

Di lana, flanella, cotone, a quadri, spinate, tartan, leggere e vaporose, pelose.. non importa, sembrano ali di pipistrello (per gli inguaribili pessimisti) o di passerotto (per gli inguaribili ottimisti). Forse, quest'autunno avremo qualcosa in grado di tirarci su. Qualche centimetro dal suolo.

lunedì 23 agosto 2010

Oggi, 23 agosto 2010

Non so, mi sono convinta che a volte il bisogno di scrivere possa andare oltre la semplice esigenza di raccontare. Un giorno si può scrivere per buttare fuori qualcosa. Ecco, adesso mi va di buttare fuori un'impressione, una fugace e istintiva presa di consapevolezza.

Ritengo che invecchiare sia una questione di perdita di velocità.. Invecchiare ha a che fare con quanto si può essere veloci e fulminei.
Non nel senso che la lentezza sia una conseguenza dell'incanutire, quanto più che andare a passo di lumaca faccia esso stesso invecchiare.
Insomma, a mio avviso si sono confusi e invertiti i termini dell'equazione.

Giocavo a carte con i nonni. Nei mesi estivi sono solita dare il via a dei veri tornei familiari... partite su partite per ottenere lo scettro del potere, l'ambitissimo Bastone del Comando!
Abituata ai tempi di reazione di mia madre mi sono ben resa conto che quelli di nonna erano estremamente più lenti... "Ovvio" si dirà "Ha una 30ina di anni in più con cui fare i conti!"
Da par mio ho concluso che è proprio il "rallentare" a farci invecchiare in un turbine di momenti "no", discese dal letto piano-piano e gambette che si fanno sempre più corte.

Se mia nonna avesse buttato in fretta e furia le carte sul tavolo, probabilmente io non avrei capito bene quel che stava succedendo. Di conseguenza avrebbe vinto.
Gli eventi reali hanno visto mia nonna giocare con tale lentezza che non ho potuto fare a meno di distrarmi, divagare, e ho dimenticato di farla vincere.

Ancora di conseguenza, mia nonna ha perduto il torneo... cosa che l'ha fatta sentire poco al passo con i tempi, appunto, VECCHIA, come se dovesse rimanere nelle retrovie della vita di famiglia.
Ecco, andate veloci. Chi si ferma è perduto.
Se rallentate, invecchiate.
Se non rallentate, beh, rischiate attacchi di angina o ulcere gastroduodenali... ma su questo devo ancora riflettere ed elaborare una teoria!

Quindi posso onestamente dire che il mio Top of the Day è:
1. aver capito che il motto "chi va piano va sano e va lontano" è vero.
Nel senso però inquietante e comprendente un tassametro che chi va piano... invecchia.